martedì

Viziati


La sera stiamo ancora coi nasi
a colare e le mani in tasca
a rigirare totem occasionali
tra le dita infreddolite

hai quaranta addizioni da verificare
e gli angeli in trappola
gli angoli nella nebbia
parlano la lingua dei marciapiedi

Vado agli estremi
per non sentirmi le spalle
vado agli estremi
e assaporo il colore del sangue

non sopporto quei tavolini tondi
con il vuoto dietro,
pieno di possibilità prestanti
tornano crepe a scoppiare



E stiamo attenti alle insidie dell'analisi
motori per i naufraghi nelle sere bulimiche
guardati agli estremi guardati i capelli
guardati le spalle

guarda come siamo scoperti


 

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