martedì

Disegnata contro la notte

Il silenzio delle finestre
ha parole d'altri spazi,
interstizi sottili illuminati di bianco,
decori del buio.

Immaginavi di percorrere
le rugosità pallide della parete.

Le tende sono lontane dal divano.
i movimenti leggeri sono lontani dal divano.
Non dirò niente.

Non posso dire che gli spazi.
Piani che volano su altri piani.
I miei piani di non dire niente.

La donna urla da lontano, in un'altra sera
che è calda, grossa, rossa,
sopra la biancheria, sopra la televisione
fatta a pezzi, oltre la finestra, pezzi di vetro dalle finestre

sudore e strappi esplodono, ridono, scalciano
-oltre la piazza, i blocchetti, la meridiana -
piani su piani del silenzio piani, su piani. Lampioni

Divani lontani, lenti, sudati, su piani, su piani.
Così, a venire, dragare brezze notturne,
murare sospetti, rossetti sorretti,
vestaglie apparse appassite. Arse 


 

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