venerdì

Piano 5


Giotto aveva la terra sui calzari
dopo la pioggia e i mari e
le navi

le navi in attesa di rientrare
in porto
passeranno la notte al largo


Gli specchi negli ascensori
sono per sfuggirsi appena
appena un ciuffo

il colletto,
l'occhio che cade,
il mondo per le scale.

Rototraslazione

Dietro ai giornali
si svolge la scena
delle ciglia liberate

 A perdita d'occhio
tra pareti di parole strati
su strati su strati




Ero così fuori di me, che
ho volato in orizzontale.

Moto dei corpi celesti



Passeggiavi una notte
per le vie di Torino
e hai incontrato Richard Bona
nel momento esatto in cui
pensavi a lui.

Semplici traiettorie d'angoli
e strade e capelli per tutti 
i chilometri percorsi  in precedenza 
trasudando stanchezze
con soprabiti d'Africa.

La E del venerdì




L'allenamento all'amore
è un contro incantesimo
mi nutro dell'esempio sai
come sole sull'erba
che le cellule ricorderanno


perché sono solo un'altra Lazzara che cammina
stasera, con le sue gambe in
spalla e le suole basse in questa
stazione bianca che è deposito
per i morti i piccioni e il piscio, agli angoli

Ci caliamo a pareti dove le parole hanno
radici come foglie aperte e lunghe lunghe
e resina che suda dai pori surriscaldati
e sferraglianti di ora, in ora, in ora, in ora
e là, come in cucina, c'incontriamo.