venerdì
Senza nome #4
il tempo se lo mangiano
le parole
che vanno messe in ordine
e sono lunghe
e s'impigliano
la paura nutre
l'immaginazione ostinata
nei minuti d'attesa
più lunghi delle parole
che scalciano le gambe
io ti vorrei toccare
con la mia mano calda
così sentiresti
che sono io
e non la sintassi di un'idea
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