martedì

Come


le pieghe che ammiri
sul tavolo della cucina
tra le luminose e le coraggiose
sono come mani
immobili sui corpi immobili
prima del sole e dei riflessi
prima dell’acqua

i gradini a scendere
sciogliere i gradi della città che attraversano
le grida nella piazza
ultime dalla festa
affievoliti nei paraggi
rari paesaggi di noi
come raggi riparati di sole
sparsi, tutt’attorno


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