Il silenzio delle finestre
ha parole d'altri spazi,
interstizi sottili illuminati di bianco,
decori del buio.
Immaginavi di percorrere
le rugosità pallide della parete.
Le tende sono lontane dal divano.
i movimenti leggeri sono lontani dal divano.
Non dirò niente.
Non posso dire che gli spazi.
Piani che volano su altri piani.
I miei piani di non dire niente.
La donna urla da lontano, in un'altra sera
che è calda, grossa, rossa,
sopra la biancheria, sopra la televisione
fatta a pezzi, oltre la finestra, pezzi di vetro dalle finestre
sudore e strappi esplodono, ridono, scalciano
-oltre la piazza, i blocchetti, la meridiana -
piani su piani del silenzio piani, su piani. Lampioni
Divani lontani, lenti, sudati, su piani, su piani.
Così, a venire, dragare brezze notturne,
murare sospetti, rossetti sorretti,
vestaglie apparse appassite. Arse
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